Uno dei temi che più ci sta a cuore per le nostre nozze è il menu.
Franco è uno chef, io una grande appassionata che dedica tutto il suo tempo libero a studiare alimentazione e il rapporto tra cibo e ambiente. Per questo motivo la scelta del menu non poteva che essere frutto di uno studio attento.
Ecco le regole a cui ispirarsi per il menu perfetto per le nozze green:
- ZERO SPRECHI– cucinare il giusto e in modo che ogni cosa servita possa essere mangiata. Cercheremo di calcolare bene quantità e porzioni ma sarà indispensabile la collaborazione dei nostri invitati perché lo spreco nel piatto sia ridotto al minimo.
- ZERO SCARTI– Ogni ingrediente, in ogni sua parte, ogni sottoprodotto, deve essere valorizzato al massimo. Pianificheremo nel dettaglio un menu che preveda l’utilizzo di ogni parte, comprese quelle meno nobili.
- ETICO E SOSTENIBILE– Gli ingredienti, di prevalenza vegetali, devono essere a basso impatto ambientale, di produzione artigianale, locale, di stagione, biologici o biodinamici. Tra i prodotti animali privilegieremo quelli con un minore impatto e in generale i tagli meno nobili.
NO ai prodotti ittici sovrasfruttaticome pesce spada, merluzzo, tonno, salmone selvaggio, cernia, anguilla, nasello, triglia di fango, verdesca, totano atlantico, orata e spigola. Limiteremo l’utilizzo di prodotti ittici a quelli con un minore impatto ambientale come le cozze locali da acquacoltura con sistemi galleggianti o in alternativa priviligeremo pesce certificato MSC. Sul sito del WWF trovate maggiori informazioni e dettagli su come acquistare pesce sostenibile: http://pescesostenibile.wwf.it/wwf-recommendations/
Per le nostre nozze abbiamo deciso di lanciare questa sfida a tanti amici chef. Lasceremo ognuno di loro libero di interpretare queste regole e tradurle in un piatto. Quali ingredienti avranno a disposizione i nostri chef?
Tra i vegetali quelli di stagione come ravanelli, fave fresche, asparagi, piselli, fragole, insalate, cipollotti.
Come prodotti animali ci piacerebbe non mancassero due vere chicche green: le cozze e le chiocciole.
Infine ci faremo ispirare dalla tradizione culinaria della Romagna e dai suoi piatti simbolo, come il maiale di cui non si butta via nulla.
Tradurre tutto questo in un vero e proprio menu non sarà semplice ma di certo non saremo soli a provarci.
Lisa